Benvenuto nel portale della Rete Civica del Comune di Marzabotto - clicca per andare alla home page

Marzabotto fra Settecento e Ottocento

 

Alla metà del Settecento, l’abate Serafino Calindri, pubblicò un’opera descrittiva della storia, del territorio, delle attività economiche e del popolamento nella provincia di Bologna ancora oggi punto di riferimento per gli studiosi, in particolare per quanto riguarda le notizie relative al contesto storico contemporaneo al Calindri. In quest’opera Marzabotto veniva descritta come un borgo di modeste dimensioni abitato da sette famiglie. Vi si trovavano il palazzo della famiglia senatoria bolognese dei Barbazza, un oratorio pubblico, un’osteria, alcune botteghe e un mulino. Faceva parte del Comune di Panico. La natura montuosa del territorio e la mancanza di una piccola proprietà rendevano, secondo il Calindri, il comune poco fertile e perciò poco abitato. Le attività artigianali erano legate alla presenza dei Barbazza.

Sempre dal Calindri apprendiamo che la popolazione dell’area oggi compresa nel territorio comunale di Marzabotto era distribuita fra nuclei di crinale e di fondovalle appartenenti a più comuni rurali. Nel comune di Panico, a Brunadè abitavano tre famiglie, a Marzabotte sette. Nel comune di Canovella, a Folesano abitavano due famiglie. Nel comune di Caprara, a Caprara di sopra abitavano sei  famiglie, a Caprara di sotto cinque, a Quercia tre, a Murazze sette, a Poggio Comellini quattro. Nel comune di Casola sopra Sirano, a Stanzano abitavano quattro famiglie, a Casola sopra Sirano due. Nel comune di Sperticano, a Campedello abitavano dodici famiglie. Nel comune di Luminasio, a la Costa abitavano tre famiglie. Nel comune di Venola, a Lamarolo abitavano dodici famiglie. Nel comune di Malfolle, a Sibano abitavano otto famiglie, a Mezzano tre. Nel comune di Medelana, a Casamento abitavano dieci famiglie.

Con la restaurazione e la conseguente riorganizzazione amministrativa, Marzabotto entrò a fare parte del Comune di Caprara sopra Panico. A Caprara ebbe sede il municipio, che fu poi trasferito a metà Ottocento nella frazione di fondovalle.

In quegli anni Marzabotto aveva ancora dimensioni modeste. In una descrizione del territorio della pieve di Panico, riferibile alla metà del XIX secolo, il paese risulta avere una farmacia con drogheria e caffé, una locanda, una macelleria, e altri non precisati artigiani. L’espansione demografica di Marzabotto avverrà soprattutto a partire dalla metà del XIX secolo e sarà legata allo sviluppo della viabilità del fondovalle del Reno (rifacimento della strada Porrettana, costruzione della linea ferroviaria Bologna-Pistoia) che richiamarono maestranze e ultimate agevolarono lo sviluppo delle attività industriali e artigianali.

 

 

 

 

Il comune di Panico a metà Settecento

 

[...] È questo Comune la Massaria di due Massari uno di là uno di qua da Reno. La sua montuosa e poco fertile situazione fa sì che non sia popolato in proporzione della sua estensione quanto potrebbe esserlo, se più fertile fosse il suo territorio, o almeno esistessero i suoi fondi in mano di piccoli e locali possidenti, cosicché aiutata la natura del luogo dallo spesso lavoro di molte braccia, coll’accrescersi de’ prodotti annui dasse luogo alla sussistenza di una maggiore popolazione. Anime 305 divise in cinquanta famiglie compongono il totale numero de’ presenti abitanti. [...] Molta e buona uva, molte frutta, pochi castagneti, poca seta, molti boschi a legna, pochissimo carbone, non molta canape, non molto fieno, poco pascolo da terre lasciate a sodo, circa quattro misure per ogni semente del grano, e tre circa da’ pochi marzatelli additano cosa dover pensare della qualità, e fertilità di quel territorio, in gran parte cretoso ed argilloso, in poca parte arenoso, e viceversa tagliato da un grosso strato di durissimo scoglio arenario in grosse e lunghe masse diviso, e da  lunghi strati di sassi fluviali in vicinanza del Reno composto. Un tintore, due fabbri, un falegname, due sarti, tre molinari, valchiera, mangano, una cartiera, due calzolari, un molino a polvere da schioppo son gli edifizi e gli artieri di questo Comune, in buona parte allettati e chiamati pe’ bisogni di queste e delle vicine popolazioni dalla senatoria famiglia Barbazza, che ha in Marzabotto uno de’ grandiosi e magnifici palazzi da villeggiare della montana diocesi bolognese. [...] Sono i borghetti di questo territorio:

Folesano, che fa Comune con Canovella, luogo abitato da due sole famiglie

Brunadè di famiglie 3

Marzabotto con palazzo della Senatoria famiglia Barbazza, con oratorio pubblico, osteria, botteghe, e molino di famiglie 7. Da: Serafino Calindri, Dizionario corografico, georgico, orittologico, storico dell’Italia, Bologna 1781-1785, Ristampa Forni 1978, pp. 213-219

 

 

 

Il territorio di Panico a metà Ottocento

 

La cura [della pieve di Panico] ha una popolazione di cinquecento individui, dei quali la maggior parte coltiva il terreno o esercita qualche industria e mestiere [...]. Ha una borgata distinta che chiamano Marzabotto, dove stanno una farmacia con drogheria e caffè, una locanda, una macelleria, un tintore, ed altri artigiani e, dove risiede il municipio di Caprara sopra Panico. Avvi nel territorio la rinomata cartiera Lamma e il celebre palazzo Barbazzi, ora delizia campestre del sign. Giuseppe Aria di Bologna, che ne ha fatto una delle migliori ville della campagna bolognese. [...] Tutta la valle al sud di questa pieve (rimontando il fiume) è deliziosa e sorprendente. Per ogni dove la stessa fertilità, le stesse ricchezze, lo stesso lusso di verdura, da per tutto la mano dell’uomo che accoppia l’arte ai benefatti di una generosa natura. Da: Le chiese parrocchiali della Diocesi di Bologna ritratte e descritte, Bologna, 1844-1851, ristampa Forni 1981, p. 100

 


 



torna alla pagina precedente
cerca nel sito
motore di ricerca
Leggibilità
LeggibilitàVisualizza il testo con caratteri normali  Visualizza il testo con caratteri grandi  Visualizza il testo con contrasto elevato  Visualizza i contenuti senza la presenza della struttura grafica
 
<< gennaio 2024 >>
L M M G V S D
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
             
 
 

Comune di Marzabotto
Piazza XX Settembre, n. 1 40043 - Marzabotto tel. +39.0516780511 - fax: +39.051.931350
Indirizzo di posta elettronica certificata: comune.marzabotto@cert.provincia.bo.it
PARTITA IVA : 00530261205 CODICE FISCALE :01042720373


Sito web realizzato da Ai4Smartcity s.r.l. © 2024