L'Appennino bolognese ospita un'ampia rete di musei, siti e strutture del patrimonio rurale (ferriere, mulini, case coloniche, etc) che documentano, conservano e "raccontano" tradizioni, modi di vita e di produzione ormai scomparsi. Un tessuto diffuso di beni e relazioni che avvenimenti storici e vicende culturali hanno sedimentato, conferendo all'ambiente ed alle comunità che qui vivono caratteristiche e identità che i processi di modernizzazione non hanno cancellato. La crescente consapevolezza da parte di istituzioni e di comunità locali dell'importanza di questo patrimonio culturale ha aperto la strada anche nell'Appennino bolognese a quel concetto di "ecomuseo" che ha dato vita ad importanti esperienze in Italia e all'estero, e che vede nel complesso del territorio e nelle stesse comunità locali il soggetto principale ed al contempo il campo di azione privilegiato per la tutela e valorizzazione dei beni culturali della montagna. Questo nuovo approccio ha le radici in iniziative che negli anni Sessanta e Settanta - sull'onda di aggiornate ricerche in campo storico ed etno-antropologico - diedero vita a pionieristiche campagne di rilevamento e catalogazione ed ai primi interventi di conservazione e valorizzazione da parte delle istituzioni. Nel contempo, la diffusione tra la popolazione di un'accresciuta sensibilità nei confronti di un patrimonio comune a rischio di estinzione, vissuto come elemento centrale di identità della comunità locale, dava vita a una serie di iniziative "dal basso" tese a conservare e trasmettere alle nuove generazioni le testimonianze del passato come base per un'azione concreta e consapevole di tutela e valorizzazione: la costituzione, ad opera di appassionati privati, di numerose raccolte di testimonianze materiali della vita rurale, divenute in diversi casi musei, grazie all'appoggio di istituzioni locali; l'avvio di un importante filone di studi e pubblicazioni promossi dalle Associazioni culturali locali; la diffusione e il grande successo delle sagre paesane e lo sviluppo di un'offerta di turismo locale fortemente orientata all'eno-gastronomia e alla cultura.
L'impegno provinciale in questo ambito si è rafforzato negli anni, attraverso il sostegno alle iniziative proposte da enti e associazioni del territorio, il finanziamento degli investimenti degli istituti culturali dell'Appennino, le numerose iniziative di valorizzazione e promozione nell'ambito dei sistemi archivistici, bibliotecari e museali. A partire dal 2006, in particolare, la Provincia di Bologna (Assessorato alla Cultura e Pari Opportunità e Istituzione Villa Smeraldi - Museo della Civiltà Contadina) ha promosso, nel quadro delle attività del Sistema Museale Provinciale, il progetto "Ecomusei", attraverso due importanti progetti di coordinamento:
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Natura Terra Cultura. La rete delle eccellenze ambientali, culturali ed economiche della Montagna bolognese", avviato nel 2006 grazie alla collaborazione tra diversi Settori della Provincia di Bologna e l'importante sostegno del Gal Appennino Bolognese nell'ambito del Programma comunitario Leader Plus di azione locale;
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Memoria in Appennino-Sistema Museale", sviluppato nel triennio 2007-2009 dalla Comunità Montana Alta e Media Valle Reno con la partecipazione di Assessorato provinciale alla Cultura, Comunità montane, Gal, Apt Servizi e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, nell'ambito dell'Accordo Quadro per la creazione di un distretto delle qualità della Montagna Bolognese ex L.r.18/2000 (che prevede due altri progetti connessi a queste tematiche, finalizzati rispettivamente alla realizzazione del Centro studi sull'alimentazione Camporesi Fumagalli e di un sistema a rete della Linea Gotica).
Il progetto si propone la creazione di una rete ecomuseale dell'Appennino bolognese in grado di valorizzare questo grande patrimonio attraverso l'attivazione di circuiti culturali di visita, che ne diffondano conoscenza e fruizione da parte del pubblico - scuole, famiglie, appassionati, turisti; la formazione degli operatori; l'ottimizzazione e condivisione di risorse scientifiche, didattiche e gestionali da parte dei soggetti partecipanti.
Gli interventi comprendono:
- il censimento dei siti esistenti sul territorio, che ne ha evidenziato caratteri, adeguamento agli standard regionali di qualità, stato di catalogazione dei patrimoni, consentendo la creazione di un itinerario etnografico on-line, presentato attraverso questo sito web e la prossima realizzazione di una Guida a stampa;
- l'organizzazione di seminari per operatori didattici dei Musei del patrimonio rurale dell'Appennino bolognese, finalizzati alla formazione e aggiornamento di un gruppo di operatori in grado di realizzare percorsi di visita e progetti condivisi tra le diverse realtà del territorio;
- la rassegna di visite guidate "S-campagnate", che ha coinvolto anche le strutture ecomuseali di pianura.
Partner Progetto "Natura Terra Cultura":
- GAL Appennino Bolognese
- Unione Europea
- Leader Plus
- Regione Emilia-Romagna
Partner "Memoria in Appennino - Sistema Museale":
- Comunità Montana Alta e Media Valle del Reno
- Comunità Montana Cinque Valli Bolognesi
- Comunità Montana Valle del Samoggia
- GAL Appennino Bolognese
- Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
- APT Servizi