MA PERCHE’ FARE
In Italia vengono, ogni anno, immessi al consumo ( direttamente come olio alimentare o perché presente in altri alimenti) 1.400.000.000 di chili (1.400.000 ton) di olio vegetale per un consumo medio pro capite di circa
L’olio da cucina esausto è un rifiuto che, se disperso nell’ambiente, comporta gravi danni:
- nel sottosuolo forma uno strato sottile attorno alle particelle di terra e impedisce alle piante l’assunzione delle sostanze nutritive;
- quando raggiunge pozzi di acqua potabile li rende inutilizzabili: l’olio mescolato all’acqua ne altera il gusto rendendola imbevibile;
- se raggiunge uno specchio d’acqua superficiale, ad esempio un lago o uno stagno, può formare una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e quindi compromette l’esistenza della flora e della fauna;
- disperso in mare forma un velo sottilissimo che impedisce la penetrazione in profondità dei raggi solari con gravi conseguenze per l’ambiente marino.
Effettuando la raccolta dell'olio di frittura, il prodotto può essere riutilizzato sia nelle industrie di cosmetica, sia come carburante biologico - BIODIESEL.
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