Obiettivo del bando, come previsto dall’articolo 8 comma 3 della L.R. 2/2004, è quello di sostenere, unitamente agli altri strumenti adottati dalla Regione per le aree montane, lo sviluppo del tessuto produttivo regionale partendo dalle imprese presenti nella montagna Emiliano-Romagnola che, oltre a permettere la tenuta del tessuto produttivo, pongono le basi per garantire una funzione di presidio del territorio, essenziale per una sostenibile tenuta del sistema montagna regionale.
Beneficiari Possono beneficiare dei contributi previsti dal bando i progetti, presentati dalle imprese aventi qualsiasi forma giuridica, non inquadrabili nel settore della pesca e dell’acquacoltura di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio o nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea. Ai fini delle verifiche amministrative di quanto sopra, verrà accertato che l’impresa non eserciti esclusivamente le attività di cui alla sezione A “Agricoltura, silvicoltura e pesca” della classificazione Ateco in uso come indicate nel certificato di iscrizione al registro delle imprese presso la C.C.I.A.A. di appartenenza. Le imprese di trasformazione aventi codice Ateco C.10 possono candidare progetti solo se aventi un numero di ULA (Unità Lavorative Aziendali) derivanti dal LUL (Libro Unico del Lavoro) fino a 15 al momento della presentazione della domanda.
Iniziative ammissibili I progetti finanziabili ai sensi del bando devono essere realizzati in unità locali ubicate in uno o più Comuni montani della Regione Emilia-Romagna di cui all’allegato A e prevedere la realizzazione di almeno uno dei seguenti interventi: a) riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento di edifici e strutture, e relative pertinenze, nelle quali il beneficiario svolge, alla data della domanda, l’attività di cui all’articolo 3, comma 1 del bando, quale sede legale o unità locale dell’impresa; b) acquisto, riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento di edifici e strutture, e relative pertinenze, dismesse nelle quali il beneficiario si impegna a svolgere l’attività di cui all’articolo 3, comma 1 del bando, quale futura sede legale o unità locale dell’impresa; c) investimenti in macchinari, attrezzature e relativi impianti candidati da un’impresa che alla data della domanda svolge, o si impegna a svolgere, l’attività di cui all’articolo 3, comma 1 del bando.
Ai sensi del bando è riconosciuto un contributo a fondo perduto nella misura pari al 70% delle spese ritenute ammissibili. Il contributo complessivo concedibile non potrà comunque superare l’importo massimo di € 150mila euro e non dovrà essere inferiore a 25mila euro.
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