Richiamato:
- La deliberazione consigliare n. 59 del 8/7/2008 avente per oggetto: Approvazione bozza di protocollo tra Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna, Provincia di Modena, Comune di Spilamberto, Comune di Marzabotto e Dufenergy Italia Spa per lo sviluppo di impianti di generazione elettrica di modulazione con la quale, dopo aver dato atto della sostanziale congruità del progetto di realizzazione di una centrale turbogas a Lama di Reno nella proprietà Burgo con le proprie politiche energetiche , territoriali e di sviluppo industriale, si impegnavano le amministrazioni pubbliche e, quindi, anche il Comune di Marzabotto, “ ad attivare le procedure autorizzative utilizzando tutti gli strumenti di semplificazione al fine di accelerare la conclusione del procedimento, nel rispetto delle norme vigenti”;
- Il Verbale di incontro del 16 /9 2008 relativo al “ tavolo di confronto con Dufenergy Italia” , attivato tra Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna e Comune di Marzabotto per il progetto di insediamento territoriale di impianto di generazione elettrica dal quale si rileva:
a) L’apertura di una procedura volontaria di Valutazione di Impatto Ambientale, attraverso l’attivazione di una Conferenza dei Servizi;
b) La disponibilità della Dufenergy , a fronte dell’approvazione dei progetti, all’acquisto complessivo dell’area ex Burgo dalla proprietà, secondo le modalità già convenute tra Burgo e Regione Emilia Romagna e, successivamente a dar corso, come richiesto dal Comune di Marzabotto, alla cessione di tutta la parte dell’area ex Burgo non impegnata nel progetto energetico, al Comune di Marzabotto, per la somma di € 3.000.000,00 ( più interessi bancari in riferimento al tempo di acquisizione), per la realizzazione da parte del Comune di una nuova area produttiva;
preso atto che:
- La procedura di VIA attivata con
- La precedente Amministrazione Comunale, nonostante l’impegno assunto, non ha mai inserito il finanziamento di € 3.000.000 , né nel bilancio di previsione 2009, né nel bilancio pluriennale 2009-2011;
ritenuto che:
- La nuova Amministrazione Comunale abbia l’obbligo di esprimere il proprio orientamento su una questione di così rilevante importanza non solo per la comunità di Marzabotto, ma anche per l’intera valle del Reno;
- Il progetto della Dufenergy:
a) sia nato senza il confronto e la condivisione dei cittadini di Lama di Reno e dei territori limitrofi;
b) non risolva il problema dell’occupazione in quanto a regime gli occupati sarebbero poche unità operative;
c) non si inserisca in un recupero complessivo dell’intera area;
d) penalizzi in modo inaccettabile il bilancio comunale;
e) l’impatto dell’impianto, vista la morfologia del territorio, peggiori le condizioni ambientali con ricadute negative sulla salute pubblica;
IL CONSIGLIO COMUNALE DI MARZABOTTO APPROVA I SEGUENTI INDIRIZZI:
- Il progetto della Dufenergy per la realizzazione di una centrale elettrica a ciclo combinato nel sito della ex-cartiera di Lama di Reno non rientra nel programma di questa Amministrazione Comunale, soprattutto in riferimento agli obiettivi di gestione e sviluppo sostenibile del territorio;
- Non è intenzione di questa Amministrazione Comunale destinare € 3.000.000,00 del proprio bilancio per l’acquisto della parte restante dell’area ex-Burgo, soprattutto in assenza di un progetto complessivo di riconversione e recupero dell’intera area;
IL CONSIGLIO COMUNALE DI MARZABOTTO IMPEGNA
- Sviluppare un progetto per la riconversione dell’intera area, attraverso il confronto con
Tale progetto deve avere i seguenti obiettivi:
a) ridare dignità urbanistica a Lama di Reno;
b) bonificare il sito industriale;
c) creare nuovi spazi pubblici e nuovi servizi ai cittadini;
d) creare un polo produttivo compatibile con il territorio, in grado di generare occupazione stabile e significativa unitamente a benessere residenziale;
e) creare un polo del commercio e dell’artigianato, magari sviluppando progetti per la produzione delle energie alternative;
f) valutare l’opportunità/necessità di nuove residenze
- Coinvolgere tutti gli Enti e le Istituzioni interessate: Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna, Università degli Studi, ecc…
- Promuovere incontri con
- Coinvolgere le principali Aziende pubbliche che operano sul nostro territorio.
- Affiancare il Consiglio di Fabbrica e il Sindacato per ricreare adeguate opportunità professionali per i lavoratori posti in mobilità.
- Relazionare periodicamente al Consiglio Comunale lo stato di avanzamento del progetto di recupero, con specifiche informative.
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