A seguito dell’emanazione del Dlgs 116/2020, tra le altre novità introdotte, a fare data dal 1 gennaio 2021 è modificato il regime di classificazione dei rifiuti.
In generale, da tale data, i rifiuti saranno classificati “urbani” oppure ”speciali”, essendo venuta meno la categoria dei rifiuti assimilabili agli urbani.
In particolare, sulla regolamentazione dei rifiuti da costruzione e demolizione, il Dlgs 116/2020 introduce specificatamente una lettera, la b-sexies), all’art. 183 del d.lgs 152/2006: “b-sexies) i rifiuti urbani non includono i rifiuti della produzione, dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca, delle fosse settiche, delle reti fognarie e degli impianti di trattamento delle acque reflue, ivi compresi i fanghi di depurazione, i veicoli fuori uso o i rifiuti da costruzione e demolizione”.
La lettura della norma profilerebbe pertanto, dal 1 gennaio 2021, la completa esclusione di tali rifiuti dal ciclo della gestione dei rifiuti urbani e la conseguente impossibilità da parte dei cittadini a conferirli presso i centri di raccolta, così come il divieto, da parte dei Gestori, ad accettarli.
La Regione Emilia-Romagna ha chiesto l’interpretazione autentica di questa disposizione per capirne la portata e per il mese di gennaio ha indicato che i rifiuti da costruzione e demolizione prodotti da utenze domestiche potranno essere conferiti presso i Centri di raccolta in quanto prodotti entro il 31 dicembre 2020 e dunque durante la vigenza della precedente disciplina.
Pertanto anche presso il Centro di Raccolta di Marzabotto non si possono più conferire inerti dal 01.01.2021 per produzioni che appartengono al 2021, mentre si possono conferire inerti fino al 31.01.2021 per produzioni he appartengono al 2020 compilando apposita autocertificazione.
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