Il Vincolo Idrogeologico, istituito dal Regio Decreto 3267/1923 tutt'ora in vigore, è lo strumento che consente la tutela di quelle aree che, a fronte di interventi di trasformazione comportanti movimentazione di terreno, sono passibili di dissesto in termini di stabilità dei versanti o di regimazione delle acque.
Buona parte del territorio dell'Unione è sottoposta a vincolo; la cartografia delle aree sottoposte a Vincolo idrogeologico è consultabile presso gli uffici dell'Unione dei Comuni, gli uffici del Comune di destinazione della domanda, i Comandi Stazione dei Carabinieri Forestale e sul sito della Città metropolitana di Bologna dedicato alla Cartografia del Vincolo idrogeologico .
La deliberazione della giunta regionale n. 1117 del 11 luglio 2000 ha fissato le procedure amministrative e le norme tecniche relative alla gestione del Vincolo Idrogeologico, ai sensi ed in attuazione degli artt. 148, 149, 150 e 151 della legge regionale 21 aprile 1999, n.3 “Riforma del sistema regionale e locale”
Questa direttiva introduce tre diverse forme procedurali, con tempi e approfondimenti istruttori diversi commisurati alla dimensione e all’impatto delle opere, secondo la seguente classificazione:
AUTORIZZAZIONE per le opere di cui all’elenco 1
COMUNICAZIONE per le opere di cui all’elenco 2
SANATORIA per le opere realizzate abusivamente
Nessuna procedura di Vincolo Idrogeologico per le opere di cui all’elenco 3
Modulistica e Contatti
I moduli per la domanda relativa al Vincolo Idrogeologico con elenco delle opere possono essere reperiti, oltre che su questo sito, anche presso i Comuni e presso l’ufficio Vincolo Idrogeologico dell’Unione dei Comuni.
Il Responsabile del procedimento è il Geol. Aldo Fantini (aldo.fantini@unioneappennino.bo.it) telefono 051 911056 (alla risposta digitare *223)
Informazioni inerenti il procedimento amministrativo possono essere chieste al Sig. Cesare Guglielmini (cesare.guglielmini@unioneappennino.bo.it) telefono 051 911056 (alla risposta digitare *215)
ATTENZIONE!!
La costruzione di invasi d'acqua, anche di modeste dimensioni, comporta oltre alla concessione edilizia ed alla autorizzazione nei riguardi del Vincolo Idrogeologico, specifica autorizzazione di fattibilità e di esercizio da richiedere al Servizio Sicurezza Territoriale e Protezione Civile di Bologna della Regione Emilia Romagna.
Lo scavo di pozzi (o ricerca di acque sotterranee) siano essi ad uso domestico od extra-domestico, oltre all'autorizzazione nei riguardi del Vincolo Idrogeologico, comporta specifica autorizzazione da richiedere al Servizio Sicurezza Territoriale e Protezione Civile di Bologna della Regione Emilia Romagna.
Qualunque intervento sui corsi d'acqua demaniali (facilmente rilevabili su mappa catastale) quale intubamento, attraversamento, soglia, arginatura, prelievi d'acqua e quant'altro, necessita di specifica autorizzazione da parte del al Servizio Sicurezza Territoriale e Protezione Civile di Bologna della Regione Emilia Romagna.
Gli interventi edilizi in abitati dichiarati da consolidare di cui all'articolo 61 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 , sono soggetti a preventiva Autorizzazione Sismica .
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