L’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese ha formalmente aderito, con una deliberazione della propria giunta, alla associazione “Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”.
L’associazione, nata nel 1996 con l’intento di collegare e organizzare gli amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica e nella pubblica amministrazione, è impegnata su diversi fronti e conta oggi più di 270 soci tra gli enti locali.
Le iniziative di “Avviso Pubblico” vanno dall’organizzazione di eventi con Libera, l’Arci, i sindacati per sostenere l’impegno contro le mafie fino alla realizzazione di pubblicazioni destinate agli amministratori locali e a chi combatte in prima fila contro la criminalità organizzata. Numerosi anche i protocolli sottoscritti su diversi temi: prevenzione dell’usura e del racket, sicurezza urbana, microcredito, inclusione sociale dei giovani attraverso lo sport.
Più recentemente l’associazione ha lanciato due importanti progetti. Il primo è l’Osservatorio Parlamentare, un sito web che si propone di fornire un quadro di tutta l’attività svolta dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica per ciò che concerne la lotta alla criminalità organizzata e mafiosa, le misure di prevenzione e contrasto alla corruzione, la diffusione della trasparenza nella pubblica amministrazione. Il secondo invece prende il nome di “Carta di Avviso Pubblico”, un codice etico composto di 23 articoli che indica concretamente come un buon amministratore può declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione. Un codice che non illustra solo buone intenzioni ma anche divieti e sanzioni.
Il presidente dell’Unione e sindaco di Marzabotto Romano Franchi ha affermato che “In preparazione della ‘Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie’ tenutasi quest’anno a Bologna il 21 marzo abbiamo deciso come Unione di aderire a questa associazione. È un segnale preciso, da parte dei nove comuni che ne fanno parte, di attenzione e partecipazione attiva contro l’infiltrazione mafiosa e la corruzione. Vogliamo fare nostri gli obiettivi dell’associazione e impegnarci da subito nell’attuazione del codice etico”.
Della stessa idea anche il sindaco di Monzuno Marco Mastacchi, che per conto della giunta dell’Unione segue le politiche del distretto socio-sanitario, il quale ha aggiunto che “Purtroppo sappiamo tutti che ormai questi temi riguardano l’intera l’Italia, compresi i territori da noi amministrati. Occorre essere vigili e intervenire subito, prevenendo quando possibile perché le mafie oggi sanno mimetizzarsi bene ma non per questo sono meno pericolose”.
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