Marzabotto ha festeggiato la Festa della Repubblica del prossimo 2 giugno con una giornata dedicata all’intitolazione della Scuola primaria ai “Bambini del '44” e della Scuola secondaria di primo grado a “Giuseppe Dossetti”. Nell’occasione, nel prato retrostante la Scuola primaria è stato creato e inaugurato un Piazzale della Memoria composto da “pietre di inciampo” ispirate all'idea dell'artista tedesco Gunter Demnig che, a partire, dal 1995, ha portato alla posa di 50.000 “pietre” in vari Paesi europei davanti alle case di cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
Nelle scuole di Marzabotto sono attivi da molti anni vari progetti di Educazione alla Pace, alla Convivenza civile e alla Cittadinanza responsabile, fondati su percorsi didattici che fanno della conoscenza degli eventi storici legati al territorio e della Memoria attiva di questi il perno su cui sviluppare le attività proposte agli studenti.
In questo percorso si inseriscono il progetto “La Memoria alla base del futuro” e le intitolazioni delle strutture scolastiche. A “Giuseppe Dossetti”, “Padre costituente”. E ai “Bambini del ‘44”, in memoria delle piccole vittime dell’eccidio nazifascista (avvenuto in quell’anno nel territorio del Comune) e dei loro coetanei, fortunosamente sopravvissuti, che hanno potuto raccontare le vicende tragiche di quei giorni e l’esperienza dolorosa della ripresa del loro percorso di vita dopo la tragedia. Con l’intento di raccogliere, nel nome della scuola, la Memoria di ciò che è stato, la speranza di una vita nella pace e l’impegno a operare perché orrori come questo non si ripetano.
Le “foglie” di porfido, del Piazzale della Memoria, “adottate” e posate dai ragazzi e dalle loro famiglie, accoglieranno in seguito tante piastrine incise con di nomi delle vittime dell’eccidio di Marzabotto, suddivise per famiglie, nelle quali i nomi dei bambini siano evidenziati dalla registrazione dell’età della loro scomparsa.
Su questo piazzale i ragazzi della scuola, potranno camminare e giocare ogni giorno. Nel tempo, “inciampando” su queste “pietre”, essi e gli scolari che verranno, al momento opportuno, senza particolari interventi ma con la mediazione degli insegnanti, saranno portati a farsi delle domande, a riflettere, a integrare la storia col loro presente, a fare confronti, a decidere, per il loro futuro, quale vita e quale mondo costruire per sé e per i propri figli.
Sito web realizzato da Ai4Smartcity s.r.l. © 2022