Si è tenuta lunedì 15 dicembre la giornata di formazione organizzata dallo Sportello Unico Attività Produttive dell’Unione Appennino bolognese, diretta a tutti i tecnici del territorio impegnati nella materia edilizia, per la presentazione al SUAP delle pratiche di edilizia produttiva attraverso la piattaforma telematica SUAPBO. Nuova procedura che sarà obbligatoria a partire dal 5 gennaio 2015.
In apertura dell’incontro il Presidente dell’Unione Romano Franchi, ha evidenziato l’importanza delle recenti iniziative messe in campo dall’Unione Appennino per promuovere l’imprenditoria e ottenere una semplificazione delle procedure, evidenziando in questo senso come sia fondamentale il ruolo del SUAP.
Dopo l’introduzione istituzionale, è iniziata la simulazione dell’invio telematico di una pratica edilizia al SUAP, alla presenza del Sindaco delegato alle attività produttive Maria Elisabetta Tanari.
Fin dal suo esordio, datato aprile 2014, il SUAP dell’Appennino bolognese è riuscito a centrare l’obiettivo di eliminare il cartaceo dagli uffici anche in materia di edilizia produttiva, ricevendo la documentazione solo mediante Posta elettronica certificata e smistandola con lo stesso canale. Gli effetti di questa prima, fondamentale innovazione – come ha chiarito il responsabile del SUAP Michele Deodati – si sono fatti sentire subito in termini di risparmi di tempo e denaro per le imprese e i loro tecnici, non più costretti a trasmettere o consegnare manualmente i voluminosi incartamenti richiesti per attivare procedimenti edilizi.
Subito dopo l’approvazione dei nuovi modelli unici regionali, si è posto il problema della dimensione dei modelli. Proprio perché finalizzati a comprendere tutte le casistiche che si possono verificare, sono molto più articolati e corposi dei moduli “fatti in casa” dai Comuni, che spesso si limitavano a poche pagine. Per evitare il pericolo di una “semplificazione complicata”, il Legislatore nazionale ha previsto l’obbligo per le amministrazioni di veicolare la presentazione dei modelli unici attraverso sistemi che consentano la compilazione on-line con procedure guidate e accessibili previa autenticazione con username e password (d.l. n. 90/2014).
In questo modo, l’utente non deve più confrontarsi con le 30 pagine del modello in versione .docx o .pdf, ma si troverà di fronte ad una procedura guidata per l’inserimento delle informazioni strettamente necessarie alla proprio caso, escludendo automaticamente tutto ciò che non è richiesto dallo specifico intervento. Il modulo perde così le caratteristiche di staticità e di ridondanza tipiche del cartaceo e assume una connotazione dinamica, riportando solo i contenuti d’interesse per l’utente.
In attesa di poter migrare sul sistema S.I.ED.E.R., il ricorso alla piattaforma SUAPBO ha avuto il pregio di dare immediata attuazione alle prescrizioni della normativa nazionale e di non comportare ulteriori costi, in quanto la piattaforma era già a disposizione degli Sportelli.
Al gruppo di lavoro che ha realizzato l’informatizzazione dei modelli regionali hanno preso parte tecnici dell’Unione Appennino, della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Bologna.
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