Anche l'ultimo paziente ammalato di Covid-19 ospitato dalla casa di cura Villa Nobili di Castiglione, ha potuto lasciare la struttura. Dopo la prevista sanificazione, per l'ospedale dell'Appennino si tornerà alla normalità.
Nel pieno della crisi legata alla pandemia ai gestori della clinica, che è privata ma convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, era stato chiesto di poter ospitare pazienti affetti da Covid, ma in via di guarigione provenienti da case protette, per evitare il drammatico aumento dei contagi e delle morti avvenuti altrove.
Da parte dei dirigenti del gruppo Garofalo Health Care era venuto subito un benestare, a patto però di sospendere le attività quotidiane, tra cui quella di pronto soccorso, per ragioni logistiche, sanitarie e di personale.
È a quel punto con una comunicazione congiunta da parte di Maurizio Fabbri, sindaco del Comune di Castiglione, e Alessandro Santoni, presidente del distretto socio-sanitario dell'Appennino bolognese si è chiesto di mantenere, anche con limiti inevitabili, i servizi ambulatoriali e il punto di primo intervento almeno dalle 8 alle 20. Il management di Villa Nobili, guidato dall'amministratore Luigi Gallina, dal direttore sanitario Niccolò Francioli e dal primario del reparto Domenico Panuccio si è reso disponibile a questo sforzo ulteriore e ha accettato. Il reparto covid ha aperto il 22 aprile. In questo mese ha ospitato 30 pazienti fino all'auspicato ritorno alla normalità legato all'attenuarsi dell'emergenza.
Prevista la riapertura dalla prossima settimana del reparto di Medicina Generale e del Punto di Primo Intervento anche nelle ore notturne. L’attività chirurgica ed ortopedica erano già state riattivate la settimana scorsa, mentre il punto prelievi ed il poliambulatorio, che sono stati sempre aperti per le sole prestazioni urgenti, da mercoledì 3 giugno saranno di nuovo pienamente attivi
«L'avvio del reparto covid presso Villa Nobili aveva generato timori comprensibili in paese, sia in termini di sicurezza, sia per la paura di perdere servizi alla popolazione» spiega Maurizio Fabbri. «La gestione della casa di cura ha invece dimostrato professionalità, generosità e grande attenzione alle richieste del territorio. Non posso che ringraziarli e congratularmi con loro».
Della stessa opinione è Alessandro Santoni, che aggiunge come l'Appennino abbia saputo dimostrare non solo grande senso di disponibilità e responsabilità, ma anche estrema professionalità. «In estrema urgenza siamo riusciti a dare un servizio di fondamentale importanza per chi aveva bisogno, e questo è merito di tutte le persone che operano con serietà e professionalità alle quali va il mio ringraziamento»
Sito web realizzato da Ai4Smartcity s.r.l. © 2022