L'Associazione italiana (D.i.Re “Donne in Rete contro la violenza”) che raccoglie i centri antiviolenza non istituzionali e gestiti da associazioni di donne ha scritto ad alcune delle principali autorità istituzionali italiane una lettera con richieste precise per consentire ai centri antiviolenza di continuare ad assicurare il supporto essenziale alle donne vittime di violenza, “perché ora più che mai serve un lavoro di sinergia nazionale”, sottolineando come in questo momento i centri “stanno facendo fronte da soli alle spese per assicurare il rispetto delle disposizioni anti-contagio e l’eventuale quarantena delle donne che non possono essere accolte direttamente nelle case rifugio” e che, per quanto riguarda le misure di protezione, gli “allontanamenti civili e misure cautelari penali rientrano tutti tra le procedure urgenti e indifferibili che possono essere attivate anche in questo momento di stretta sull’attività dei Tribunali”.
Il ministero ha attivato il sito ufficiale del 1522 - HELP LINE VIOLENZA E STALKING: https://www.1522.eu/. Si tratta del tentativo di rispondere al tema sollevata dalla D.i.Re relativo al "cosa fare quando nell'isolamento casalingo da COVID-19, il controllo sulla donna maltrattata da parte del partner violento diventa totale" per le donne "costrette in case che, per via delle misure di contenimento dell'epidemia, assomigliano a prigioni, senza neppure la possibilità di chiedere aiuto", come dimostra il fatto che diversi Centri antiviolenza nazionali e della Regione "segnalano un preoccupante calo delle richieste di aiuto".
Il 1522 è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, è gratuito, è attivo su tutto il territorio nazionale 24 h su 24 ed accoglie con operatrici specializzate (in italiano, inglese, francese, spagnolo ed arabo) le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking che possono chiedere aiuto (o anche solo un consiglio) chiamando gratuitamente il 1522 oppure comunicando via chat direttamente dal sito.
Quando, nell'isolamento casalingo da COVID-19, il controllo sulla donna maltrattata da parte del partner violento diventa totale, per la vittima diventano importantissime la possibilità di chattare direttamente dal sito e, per i casi di violenza che rivestono carattere di emergenza, la possibilità di attivare una specifica procedura tecnico-operativa condivisa con le Forze dell’Ordine.
Vedi anche:
Centri antiviolenza dell'Emilia-Romagna
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