L'Unione dell'Appennino Bolognese si attiva contro il digital divide
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martedì 25 agosto 2015
L'Unionedei Comuni dell'Appennino Bolognese ha pubblicato un bando tramite il quale avvia un'indagine di mercato rivolta agli operatori di telecomunicazione. L'obiettivo è raccogliere manifestazioni di interesse per la presentazione di progetti volti al superamento del digital divide nei territori dei Comuni dell’Unione. La valutazione dei progetti porterà ad una graduatoria che indirizzi poi all'eventuale affidamento delle opere.
Alle imprese si chiede di sviluppare infrastrutture(radio o cablate) per erogare servizi di connettività a banda larga o ultralarga adimprese e cittadini del territorio dei Comuni dell’Unione, nella direzione prevista dagli obiettivi Europei (almeno 2 Mbps adisposizione di tutti entro il 2015, 30 Mbps a disposizione di tuttientro il 2020, 100 Mbps utilizzati dal 50% della popolazione entro il 2020).
Prerogativa dell'iniziativa è quella di chiedere sì un investimento alle imprese, ma a fronte di un duplice impegno: da una parte le amministrazioni comunali metteranno a disposizione le proprie infrastrutture civili per la posa di infrastrutture di telecomunicazione, dall'altra Lepida SpA, la società in-house della Regione Emilia-Romagna e delle amministrazioni emiliano-romagnole, fornirà la connettività Internet da distribuire poi sul territorio attraverso il punto d'accesso comunale o altri punti ritenuti idonei. Per far ciò agli operatori verrà chiesto di stipulare una specifica convenzione con Lepida.
Inizialmente la presente manifestazione d’interesse riguarda i Comuni di Marzabotto, di Monzuno e di Vergato, ma la graduatoria finale, nel periodo di validità, sarà messa a disposizione anche di altri Comuni dell’Unione che potessero aderire successivamente.
“L'accesso alla rete internet a banda larga è ormai un'esigenza indispensabile per cittadini e imprese” commenta il presidente dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese RomanoFranchi.“Chi vive in regioni montane deve essere messo nelle condizioni di usufruire dei servizi digitali alla stregua di chi risiede nelle grandi città. Con questa iniziativa la Regione, tramite Lepida, mette a disposizione la sua dorsale a banda larga, i Comuni forniscono edifici e punti da accesso: in questo modo si agevolano gli operatori chiamati ad investire per raggiungere anche le zone che una semplice logica di mercato escluderebbe”.