L’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese vara l’Istituzione dei Servizi sociali, culturali ed educativi. Istituzione che nasce, in primo luogo, con la finalità di riportare ad unità gestionale i processi che caratterizzano il Sistema Locale dei Servizi Sociali.
A presiederla sarà Maurizio Fabbri, Sindaco di Castiglione dei Pepoli che, ringraziando il Presidente Romano Franchi e la Giunta dell'Unione per la nomina, dice: “E’ una bella responsabilità che mi prendo, nella convinzione di lavorare bene per tutto il territorio per un progetto così ambizioso e delicato. Dopo la nomina di Marco Mastacchi, Sindaco di Monzuno, alla presidenza del Distretto Socio Sanitario – prosegue Fabbri – anche questo mio incarico dimostra come l'Unione non sia schiacciata su Vergato ma rappresenta davvero tutti i Comuni che la compongono. L'Istituzione non sarà un'altra sovrastruttura, ma nasce per fornire servizi in maniera più efficace e snella, e sottolineo che non costerà un euro di più ai cittadini, in quanto i componenti amministrativi e tecnici sono i medesimi dell'Unione”.
L’Istituzione è un organismo strumentale dell'Unione, privo di personalità giuridica, ma con autonomia gestionale ed operativa e con una maggiore flessibilità organizzativa e funzionale rispetto agli enti pubblici.
Come detto non ha costi aggiuntivi rispetto all'Unione. I suoi organi sono, infatti, costituiti da amministratori e dipendenti dell'Unione assegnati all'Istituzione che quindi, a tal fine, si avvarrà delle dotazioni e delle strutture dell'Unione stessa, senza ulteriori e maggiori oneri.
La scelta di creare l’Istituzione risponde esclusivamente ad una maggiore flessibilità operativa. In capo all'Unione rimangono infatti la definizione degli indirizzi e delle finalità, l'approvazione degli atti fondamentali, la vigilanza.
Proprio per questo motivo (di semplificazione organizzativa e procedurale) si è scelto di ampliare il raggio di azione dell'Istituzione alle tre grandi aree previste dalla legge: sociale, educativo e culturale.
Questo non significa che ci sarà una sovrapposizione o un’eccessiva confusione di ruoli e attività, più semplicemente queste tre aree, invece di trovare accoglimento dentro la struttura organizzativa dell'Unione, saranno accolte nella più snella struttura organizzativa dell'Istituzione quale organismo strumentale funzionalmente dipendente dall'Unione medesima. E a esse si applicheranno le norme più semplici delle istituzioni. Del resto la scelta di questo strumento organizzativo anche per lo svolgimento delle attività di promozione culturale non è affatto nuova ed è piuttosto diffusa sul territorio (Comune di Bologna: musei, biblioteche, Casalecchio, etc..).
“Un altro aspetto significativo, che giustifica l’inserimento nell’Istituzione delle attività culturali e della promozione turistica – spiega il neo Presidente Fabbri – consiste nel fatto che i rapporti fra i servizi alla persona e più in generale gli interventi in campo sociale e le attività tipiche della cultura e della promozione del territorio, sono fortemente connessi.
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