Provare a conciliare le esigenze della vita personale con gli impegni lavorativi: per venire incontro ad un’esigenza molto sentita dai genitori che lavorano il Distretto dell’Appennino bolognese ha aderito ad un progetto finanziato con le risorse del Fondo Sociale Europeo. L’iniziativa va a sostegno delle famiglie che avranno la necessità di utilizzare, nel periodo di chiusura delle scuole, servizi estivi per bambini da 3 a 13 anni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Le risorse complessive sono pari ad €.69.588
Il progetto è rivolto alle famiglie residenti nei comuni dell’Unione dell’Appennino bolognese e ad Alto Reno Terme. Può accedere al contributo che frequenti uno dei centri estivi accreditati (sono esclusi pertanto i servizi di nido o altri servizi educativi che proseguono l’attività anche nel periodo estivo).
Il contributo alla singola famiglia per ciascun bambino iscritto può arrivare a 70 € settimanali per tre settimane al massimo, e può essere richiesto anche per l’iscrizione ai servizi estivi organizzati presso altri distretti, purché rientranti nei rispettivi elenchi dei centri accreditati. Nella predisposizione della graduatoria distrettuale si terrà conto ovviamente del valore ISEE delle famiglie, del fatto che entrambi i genitori siano occupati, della verifica dei requisiti (residenza nei comuni aderenti, permesso di soggiorno per i cittadini di paesi extra-UE, età dei bambini, eccetera).
Le famiglie interessate possono presentare domanda entro le 12,30 del 9 giugno 2018 compilando il modulo disponibile presso i comuni e il sito dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese: chi entrerà in graduatoria sarà successivamente rimborsato direttamente dall’Istituzione dei Servizi Sociali Educativi e Culturali che riconoscerà alle famiglie il contributo assegnato sulla base dei rendiconti prodotti dai gestori dei centri estivi.
I centri accreditati complessivamente sono 13: 3 nel comune di Vergato, 2 a Gaggio Montano, Lizzano in Belvedere, Marzabotto e Monzuno, uno Castiglione dei Pepoli e San Benedetto Val di Sambro. Le caratteristiche di ciascun centro estivo possono essere diverse per cui è bene che le famiglie contattino i vari gestori per conoscere dettagli, orari e periodi.
Il presidente dell’Istituzione dei Servizi Sociali Educativi e Culturali nonché sindaco di Castiglione Maurizio Fabbri commenta “Quest’anno per la prima volta grazie al lavoro dei funzionari dell’Unione riusciamo a mettere a disposizione delle famiglie 70 mila euro per la partecipazione ai centri estivi. Conciliare la vita e il lavoro è difficile e troppo spesso sono le donne sacrificarsi di più quando le scuole chiudono. Non crediamo certo di aver risolto il problema ma di certo lanciamo un segnale positivo”
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