Con il termine switchoff si identifica la transizione del sistema televisivo terrestre da analogico a digitale, mediante il completo spegnimento dei tradizionali trasmettitori analogici e la contestuale attivazione di moderni trasmettitori digitali. Questo passaggio consente di ridurre l’inquinamento elettromagnetico, di migliorare la qualità della visione, di aumentare la potenzialità dell’offerta ma, a differenza di altre significative evoluzioni (da bianco-nero a colore, da mono a stereo) non risulta retrocompatibile. Il sistema digitale necessita quindi di un “interprete” del formato digitale, denominato “decoder”.
Il processo di switchoff, governato dal Dipartimento delle Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, è indirizzato a rendere completamente digitale l’intero territorio nazionale entro il 2012 e secondo le ultime decisioni e concertazioni tra i vari soggetti coinvolti interessarà l’Emilia-Romagna dal 23 novembre al 2 dicembre 2010.
Lo switchoff richiede all’utente due azioni importanti: l’avere a disposizione un “decoder”, direttamente integrato all’interno di un televisore di nuova generazione o esterno e interconnesso tra la presa di antenna e il televisore convenzionale; la verifica della idoneità del proprio impianto di antenna ricevente ed il relativo eventuale adattamento.
Riguardo ai “decoder” sono presenti molti modelli con differenti funzionalità. Un elemento sostanziale è la possibile presenza del supporto all’interattività, cioè servizi simili a quelli che si possono trovare in Internet, ma fortemente semplificati nell’utilizzo. I “decoder” con queste caratteristiche hanno un maggior costo ma sono oggetto di un contributo statale di €50 per gli acquirenti oltre i 65 anni di età e con un reddito non superiore a €10.000. Informazioni sui decoder e sui contributi sono disponibili nel sito http://www.decoder.comunicazioni.it/ oltre che al numero verde 800.022.000.
Riguardo all’impianto di antenna per verificarne l’idoneità ed eventualmente adattarlo è opportuno rivolgersi ad installatori professionisti. La Task Force per la transizione al digitale terrestre regionale ha raccolto sul sito http://www.decoder.regionedigitale.net/ la lista degli antennisti (divisi nelle 9 province dell’Emilia-Romagna) che hanno proposto un prezziario di riferimento e firmato un codice etico, lista aperta a tutti gli i professionisti in grado di garantire un lavoro realizzato a regola d’arte con particolare attenzione allo switchoff. Gli interventi possibili sono legati all’orientamento delle antenne, alla idoneità delle antenne esistenti rispetto alle frequenze che saranno messe a disposizione dal Ministero e agli impianti di elaborazione del segnale nel sottotetto. Esistono molte differenti soluzioni e ogni installatore propone quelle compatibili con la propria esperienza. E’ fondamentale aver chiaro che con lo switchoff cambieranno le frequenze di trasmissione, per cui un buon intervento effettuato oggi non è detto che risulti idoneo o sufficiente dopo lo switchoff. Il suggerimento è quindi quello di prepararsi, anche contrattualmente, ad avere più interventi.
Infine, è opportuno sottolineare che gli Enti Locali del territorio non hanno specifiche competenze istituzionali e/o regolamentari relativamente allo switchoff, ma ove possibile operano per informare la cittadinanza e per facilitare la transizione. Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Lepida S.p.A., ha creato una “Task Force regionale”, coordinata dal rappresentante alla Task Force nazionale, che localmente cerca di coinvolgere e informare gli Enti Locali del territorio, monitorando e verificando le eventuali criticità tecniche e organizzative, individuando possibili soluzioni nonché cercando accordi con le varie associazioni interessate.